I comandanti riprendono progressivamente il controllo delle truppe, riconducendo gli eccessi che hanno seminato il terrore all'ordinaria oppressione.
Al Rebuffone nasce spontaneamente un vergognoso mercatino in cui i militari rivendono a prezzi irrisori ciò che hanno saccheggiato.
Molti beni vengono riacquistati dai cittadini per essere resi alle vittime delle ruberie.
Il dirigente municipale Sangervasio annuncia che il tenente maresciallo Appel, che ha sostituito Haynau, tornato all'assedio di Venezia, permette la riapertura delle porte e la ripresa delle normali attività commerciali e produttive.
