28 marzo 1849

6º giorno dell'insurrezione

Gli imperiali attaccano debolmente a porta Torrelunga, ritirandosi ripetutamente per ottenere di far uscire gli insorti dalle barricate.

Tito Speri è contrario alla sortita perché sospetta i piani degli austriaci.
I più audaci insistono fino a non lasciare altra scelta.
L'attacco dei bresciani si sviluppa fin dentro a Sant'Eufemia.

Qui le truppe del Nugent riescono a completare l'accerchiamento e infliggono pesantissime perdite agli insorti.
Tito Speri e pochi altri riescono fortunosamente a rientrare in città.

Vengono intercettate comunicazioni del Radetzky con le informazioni sulla vittoria austriaca, ma giungono anche, da varie fonti, altre notizie di segno assolutamente opposto.

Ordinanze stabiliscono l'apertura delle botteghe e l'illuminazione notturna per sventare possibili attacchi nemici che possano valersi del favore del buio.

Il sacrificio di taglianini, salito a suonare le campane della chiesa di Sant'Eufemia e massacrato dagli austriaci
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