23 marzo 1849

1º giorno dell'insurrezione

Sulle colonne di palazzo Loggia compare un manifesto che invita i cittadini all'adunata.

Un fornitore bresciano di sussistenze per la truppa si reca in Municipio per tentare di ottenere il pagamento del suo credito, che ritiene probabilmente in pericolo a causa delle sopraggiunte notizie dal fronte.
Il comandante di piazza Ferdinando Poma giunge, insieme con il commissario dei viveri, per ritirare la somma finora versata in pagamento della multa di Haynau.

La folla radunata in Piazza della Loggia si oppone al pagamento e costringe il fornitore a fuggire, prendendo prigionieri il commissario e il comandante Poma. Quest'ultimo è costretto a firmare un ordine per la consegna delle armi da parte dei ricoverati negli ospedali militari.

Un carro scortato che trasportava legna e pane viene assaltato.
I pochi militari e gendarmi restati in città si ritirano in castello.

Le insegne imperiali sugli edifici pubblici vengono abbattute.

Il comandante del castello, Leske, fa eseguire un breve bombardamento intimidatorio.

Il popolo in piazza Vecchia, raffigurato in un quadro di F. Joli
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