20 marzo 1849

A soli cinque giorni dal precedente avviso, Zambelli comunica la propria soddisfazione per l'andamento dell'ordine pubblico e invita i cittadini a perseverare nella moderazione.
Gli elementi di preoccupazione divengono tuttavia consistenti con la prospettata minaccia del bombardamento della città.
Non disponendo d'altri mezzi per ottenere la quiete, non rimane altro che il ricorso alle preghiere e alle minacce.

L'idea di istituire una Guardia cittadina trova concordi tanto quelli che erano preoccupati di possibili tentazioni insurrezionali, quanto coloro che invece riponevano speranze nella lotta armata.

Il comandante di piazza non ha molte possibilità di scelta perché non ha più sufficiente forza militare, ma non può nemmeno fornire ai cittadini armi che potrebbe trovarsi presto rivolte contro.
Concede perciò alla nuova milizia qualche decina di sciabole, suscitando il malcontento popolare.

Una manifestazione di cittadini fin sotto al Municipio persuade Zambelli, troppo solidale con gli occupanti stranieri, a lasciare l'incarico.

I membri presenti del Consiglio comunale, con il concorso dei patrioti fattivamente intervenuti, convincono l'avv. Giuseppe Saleri ad assumere l'incarico di dirigente municipale.


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