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Dall'alto:

pubblicità dei medicinali prodotti dalla Carlo Erba di Milano;

interno di una fabbrica per l'estrazione dell'alcool dalle patate, seconda metà del XIX secolo;

procedimento di enfleurage a freddo per l'estrazione del profumo dai fiori, in un disegno della metà del XIX secolo;

il laboratorio di chimica del Lanificio Marzotto di Valdagno (Vicenza) negli anni Trenta.

Il pozzo di estrazione della miniera di zolfo di Cabernardi in Sicilia in un'immagine degli anni Trenta.
Dall'alto: ritratto di Stanislao Cannizzaro, principale protagonista della chimica italiana dell'Ottocento;

Ascanio Sobrero, chimico piemontese, scopritore della nitroglicerina.

Autoprotettore modello "SCM 35" della ditta Bergomi contro le esalazioni chimiche.
Le applicazioni industriali della chimica diedero il via ad una seconda grande fase dell'industrializzazione, dopo quella incentrata sulla macchina a vapore e sull'industria tessile. La novità principale era costituita dal fatto che si trattava, come per  l' elettricità,  di  un' industria  direttamente  basata  sulle
scoperte scientifiche. Da questo punto di vista si deve considerare l'importanza, per gli sviluppi scientifici e tecnici della chimica, della legge formulata nel 1811 dal fisico torinese Amedeo Avogadro (1776-1856), che permetteva di distinguere atomi e molecole ed apriva la strada alla determinazione dei pesi atomici.
Tra i pionieri in campo industriale è da ricordare il francese de Larderel che, a partire dal 1818, inaugurò l'utilizzo dei soffioni boraciferi in Toscana. I soffioni boraciferi verranno studiati poi scientificamente a fine Ottocento da Raffaello Nasini, su sollecitazione di Piero Ginori Conti, interessato al loro sfruttamento industriale. Nel 1847 il chimico piemontese Ascanio Sobrero (1812-1888), aggiungendo glicerina ad una miscela di acido nitrico e solforico, produsse per la prima volta la nitroglicerina – l'invenzione che avrebbe reso celebre Alfred Nobel – di cui studiò sia le proprietà farmacologiche che esplosive. Figura centrale della chimica italiana dell'Ottocento fu Stanislao Cannizzaro (1826-1910), che fece conoscere e sviluppò le teorie di Avogadro, ponendo le basi della classificazione periodica degli elementi. Alla fine del
XIX secolo iniziò la produzione di concimi chimici: perfosfati, solfati di ammonio, sali potassici. Fra le aziende leader la Caffaro di Brescia.