PHILIP SKIPPON

Viaggiatore inglese, visita Brescia nell'anno 1746. Ecco cosa scrive di Brescia nel suo diario di viaggio.

MOLTE BELLE FONTANE


Questa città è più piccola di Verona, ma più abbondante di gente, che si dedica alla mercatura e a traffici continui. Il mezzo delle strade è ben pavimentato in pietra, e i lati in mattone, come nelle città olandesi (anche Parma, Piacenza e Crerna sono pavimentate così). Le strade sono ampie, diritte e ben costruite. C'è una graziosa piazza tutta piena di chioschi, e in essa si erge una colonna sormontata dal leone di San Marco.

Molte belle fontane rinfrescano la città. Una torre detta Pallada, che avrebbe dovuto essere costruita più alta, se il castello, che è situato su un colle roccioso, e che domina tutta la città, non si fosse insospettito. Nel castello si trovano circa 300 soldati, e altri 700 appartengono alla guarnigione della città, che è circondata da un vecchio muro, e all'esterno da un altro ancora, fatto di solida pietra, con un ampio fossato asciutto tutt'in giro.

Su un lato del castello c'è un monte un po' troppo vicino, ma in mezzo c'è un fossato ampio e profondo, e, un baluardo robustissimo lo difende. Dall'esterno del fossato del castello ci si aprì una bella vista su una piccola valle (fra le Alpi e il castello) fitta di case.

Salimmo su una montagna vicina fino a una cappelletta, da cui si godeva un bel panorama della città e della campagna circostante, e pensammo che fosse una cosa deliziosa vedere questo monte e le vicine Alpi costellate di molte abitazioni, e coltivate a vigneti...