29 marzo 1849

7º giorno dell'insurrezione

Il Comitato di pubblica difesa diffonde un manifesto che riporta un bollettino, ritenuto autentico, con cui s'informa di un armistizio che impone la ritirata degli austriaci oltre l'Adige.

Si tratterebbe di un secondo armistizio, succeduto al primo (ben più sfavorevole) stipulato da Carlo Alberto, che viene dichiarato traditore.

Secondo tale documento la monarchia è stata cancellata in Piemonte e il generale Crzaharnosky, nominato dittatore, ha sgominato gli austriaci sul Sesia, dopo aver purgato con fucilazioni il suo stesso esercito.

Gli imperiali riescono a cacciare i combattenti del Boifava dai Ronchi, occupano la posizione e iniziano il saccheggio e l'incendio delle abitazioni sulle pendici della collina.


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