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sto! Infatti, appena affacciatici alla via detta Borgo S. Alessandro, la vedemmo occupata da un considerevole numero di soldati, parte sotto le armi, parte intenti a disfare le barricate, nel quale lavoro si facevano con mali modi aiutare da quei pochi cittadini che per una ragione qualsiasi erano capitati da quelle parti. Al di là della piazza S. Alessandro vedemmo attraversare la via un cannone spinto innanzi a braccia dagli artiglieri, come se dovesserlo puntarlo lì per lì. Fra poco quella soldatesca avrebbe invaso le vie laterali e sarebbe giunta ai Portici, sul Corso del Teatro.

Eravamo a quel punto, quando uno dei compagni uscì a chiedere: " Che farà adesso il Comitato ? Che farà il Municipio?"

" Giusto appunto ! Che faranno ? " si chiesero gli altri. "Andiamo alla Loggia! "

Saranno stato le dieci.

 

In Piazza Vecchia c'era gente, in parte armata e altra gente continuava ad affluirvi da tutte le vie, essendo corsa voce che i combattenti, per tacito consenso, si erano data reciproca tregua.

Molta agitazione. Tutti parlavano - ognuno voleva dire la sua.

" Il Municipio è radunato per trattare una resa onorevole - Il Comitato di difesa si è sciolto perchè ormai è impossibile di resistere più oltre - Ma chi andrà in Castello? - Ci andrà il Padre Maurizio; s'è già offerto. - Ma chi è questo Padre Maurizio? - Diamine! Il superiore del convento di S. Giuseppe è! Che vivi nel mondo della luna ? - Perchè arrenderci, se domani avremo qui Bergamaschi e Piemontesi ? - Aspettali i Piemontesi, dopo quel disastro


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