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quelle 130.000 lire dalla cassa del Municipio, sono stati trattenuti ostaggi per volere del popolo dopo che a stento furono sottratti al furore di questo per l'intervento dei signori del Municipio e del bravo Maraffio .

" È una dichiarazione di guerra bella e buona " dice mio padre nel crocchio dove ci troviamo.

" E ne vedremo gli effetti tra breve! " rispose uno, che sembrava il ritratto della bonomia.

Non aveva ancora chiuso le labbra sulla parola breve , che un colpo di cannone tuonò al di sopra delle nostre teste e fece rimbombare tutta la piazza.

" Nespole ! " fece il bonòmo : " se ci prendono a questo modo i tedeschi, la sbagliano: ce l'ho anch` io la mia brava schioppetta a due canne, nascosta in un certo sito da mesi e mesi.... Vado a disseppellirla subito, ad ogni buon conto! " E se ne andò d'un passo franco e risoluto, lasciandoci tutti stupiti.

Mio padre guardò me.... io guardai lui.... poi egli esclamò : "Che peccato non avere un fucile e non essere libero ! …. "

Un signore, che passava li vicino, lo senti: " Di fucili ne avremo ormai a volontà : un momento fa sono arrivati dal Piemonte i miei amici Martinengo, Borghetti e Cigola, recando la notizia che fra oggi e domani saranno qui i convogli d'armi e di munizioni che il Governo piemontese ci manda.... ".

" Io, dunque, che sono della Civica, potrò avere un fucile subito ? " chiese con premura mio padre.

" Senza dubbio : appena giunti, saranno distribuiti " rispose quel signore e se ne andò a portare la lieta novella alla gente che la prima cannonata aveva fatto correre a raccogliersi sotto i portici.

Seguirono altri quattro o cinque colpi: ma io penso che non fossero a palla, bensi fossero un segnale già convenuto per i soldati rimasti in città, di affrettarsi in Castello.


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