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tere i cittadini sotto l'egida di un armistizio, già coll'Austria e col Piemonte stipulato, il cui primo articolo obbligava gli Austriaci a ripiegare oltre L'Adige, il quinto, a rispettare le vite, le proprietà dei popoli lombardi. Di buon animo i sottoscritti essere pronti a far consapevole di tutti gli accordi di quel trattato lo stesso Haynau, dove ancora non gli fossero noti, tanto più che si trattava di risparmiare del sangue ".

" Lodovico Borghetti e Pietro Pallavicini primi si offersero all'ardua missione. L'avv. Paolo Baruchelli e Gerolamo Rossa quasi ad un punto si profferivano compagni, ed un Novelli, spiegata bandiera bianca, facevasi precursore del coraggioso drappello, che accerchiato di popolo commosso ed implorante il ritorno, saliva deliberato la via di s. Urbano [1] ".

Giunti alle esterne palafitte dei castello, introdotti fra le minaccie e gli scherni degli ufficiali colá raccolti, giugnevano ad un salotto, dove L'Haynau, tutto arruffato e cinto de'suoi maggiorenti, stava in aspetto degli arrivati. Letta dal maresciallo la risposta, parlava il Baruchelli e della città lasciata in abbandono e del negato componimento d'una guardia civile, e degli ordini avuti dal Ministero di Sardegna, e dei patti dell'armistizio che stringevano gl'imperiali a sgomberare le lombarde città: e le parole accompagnò coll'offerire al maresciallo, che truce ed impettito ne l'ascoltava, una copia di quella tregua. - Il popolo , aggiugneva, crede a questo stampato: è necessario depurare i fatti.

- So tutto (rispondeva la jena, che a questo punto non ci soffre l'animo di dargli altro nome); sono informato di tutto: ma qui non si tratta di questo; si tratta della resa della città che vi ho intimata pel mezzogiorno.

E il Baruchelli: - Montate, eccellenza, sugli spaldi, e giudicate se questo sia possibiIe finchè duri l'incertezza sugli ul-

    1. Memorie Bresciane cit.


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