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via del Soccorso quattro gendarmi, due de' quali, svignando tra scolta e scolta delle sparse pei campi suburbani, furono a Mantova per solleciti rinforzi. L'accorto castellano teneva intanto a bada i cittadini, or fulminando qualche bomba, or fingendo accostarsi a più blandi consigli.

Durante il notturno sfolgorare delle mitraglie, il capomedico militare Lowenstein con altri due compagni veniva dal popolo tradotto all'aule municipali. - I medici militari, sclamava il primo , vanno esclusi dai quadri de'combattenti. Noi siamo cosmopoliti. - E sia , gli fu risposto. Scriva dunque al Leshke cessi per amore degli ospitali quello strano bombordamento ; ed il medico scrisse. Inutili mediazioni.

Al mattino avendo il Saleri, per contusione ad un ginocchio e per domestici lutti [1], al suo carico rinunciato, ne assumeva il Sangervasio le veci. Primo suo pensiero fu di eleggersi un Comitato di pubblica difesa. L'ing. Luigi Contratti ed il dott. Carlo Cassola lo componevano, ed era libero, sicuro, energico duumvirato [2]. Giovani entrambi ed animosi, bollente il cuore di antico sdegno contro lo straniero, prima loro cura fu l'assestamento degli impeti popolani [3], sicchè le masse, potenti sempre ma diflicili a contenersi, non rom-

  1. CASSOLA, I. c. p. !2. Aveva in quegli istanti gravemente inferma la consorte.
  2. Avviso. Una rappresentanza di cittadini per la difesa della patria ha nominato un Comitato apposito, composto dei seguenti = ing. prof. Luigi Contratti, dott. Carlo Cassola. Cittadini, il vostro amore per la patria è conosciuto, ed ora è il tempo di darne uma luminosa prova: avvicinatevi al Comitato, che fissa la sua residenza nel locale del Teatro, ed attendete da lui direzione ed ordine. - Brescia, 24 marzo 1849. Per il Dirigente firm. Sangervasio (CASSOLA, Insurrez. di Brescia, p. 23). Il decreto doveva essere discusso ed approvato il giorno appresso dai nostri municipali, ma la seduta andò deserta.
  3. Con editto 25 marzo invitavano quanti avessero un fucile a mettersi nella guardia nazionale. Poi fucili acquistavano dagli armajuoli, ed altri ne traevano da Gardone.


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