pag. 134

Vero è che il Montecuccoli con dispaccio dei 3 gennajo deteminava riunire in Vienna, come fu detto, entro quel mese i deputati lombardo-veneti, onde averne consigli, onde applicare a quelle provincie (è bene che ci serviamo delle ufficiali e burocratiche espressioni) i principii concretati dal Ministero nel programma 27 novembre 1848 alla Costiiuenle austriaca in Kremsier: vero, che l'Hartig il 19 aprile 1848 parlava di deputati lombardi e veneziani, di nazionalità nel più largo senso protetta, di leggi patrie, di libera stampa, d'imposte alleggerite; ma fu tosto conosciuto l`inganno, e Mantova, chiamata ad eleggere un suo rappresentante, diede tale risposta di cui forse non ha tra le proteste di popoli vessati nè la più forte nè la più dignitosa. E perchè istoria candidissima e verace dello stato lombardo sul principiare del 49, esempio di grandezza e di coraggio nazionale, e svelatrice di condizioni che non potevano impugnarsi neppure dal prepotente cui venivano rimproverate, ne giovino le sue parole [1] ==

"Il Regno Lombardo-Veneto è già da tempo sotto un assoluto governo militare: le città e le campagne sono in istato d'assedio: Mantova, come fortezza, lo è già dal 2 aprile 1848. In ogni dove sono state levate le armi, e domina il giudizio statario militare.... Siamo dunque nel massimo grado di rigore governativo, e lo siamo senza conoscere le leggi alle quali dobbiamo obbedire; perchè il comandante di questa fortezza, pregato dalla cittadinanza a volere degnarsi di una qualche esplicita indicazione, ha espressamente dichiarato colla responsiva 12 giugno, che per la durata dello stato

  1. Protesta del Municipio di Mantova, colla quale si esime dalla elezione di un suo rappresentante al congresso di Kremsier, 11 gennaio 1849. Sottoscritti: Beffa-Negrini conte Ascanio, Biandi co. Luigi, Strozzi marchese Luigi, Arrivabene Antonio, Berra dott. Giuseppe, Gatti Angelo - deputati provinciali.

  2. Inizio - Start
    www.brescialeonessa.it