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rico II e di Lodovico XII, e che ne' suoi cittadini si ridestassero, non spenti dai secoli, gli spiriti dei loro maggiori. Sostenuto con una prodezza che ammirarono gli stessi nemici, durò il conflitto per dieci giornate, la fama delle quali, corsa per tutta l'Italia e fra l'estere genti, oscurò le cinque di Milano nell'anno precedente. Variano le opinioni intorno alle perdite, facendo ascendere quella de' Bresciani chi a soli 300, chi fin a 600 i morti fra gl'inermi e caduti combattendo, e quella dergli Austriaci chi a 950 chi a 1504 fra morti e feriti, numerando fra i morti 29 ufficiali, tre capitani, il colonnello Tauraucomt, ucciso a porta Torrelunga il giorno 31 marzo, e Il tenente colonnello Milez e il generale Nugent di sopra ricordati. Si computano a 1600 le palle fra di cannone e di bombe lanciate sulla città, a 300 le case o rovinate o incendiate, e a 12 milioni di lire i danni sofferti.


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