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CONTINUAZIONE

DEL RAGIONAMENTO SULLA STORIA DI BRESCIA

DAL 1848 AL 1849

 

La presente narrazione, scritta dal Nicolini, pochi giorni dopo la rivoluzione di Brescia del 49, è tolta da una bozza, rinvenuta a caso, e tutta piena di correzioni. Aveva, come sappiamo, su di questa fatta copia, la quale per alcune giuste ragioni venne da lui stesso distrutta. Noi andiamo lieti di poterla tuttavia così pubblicare, sicuri che il modo spassionato, imparziale e veritiero con cui è dettata, non sarà per spiacere ad alcuno, bensì per incontrare il favore di quanti provarono cordoglio ed ammirazione per questa magnanima e sventurata città.

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Caduto Bonaparte, l'Europa tornava a un di presso quale era prima del 1789; ma col tornare della pace, la quiete non tornava. La rivoluzione dell'89, mancata la destra che l'aveva imbrigliata, si disponeva a ripigliare il suo corso. Il suo spirito che avea fino allora covato in silenzio nelle società segrete. tornava a disseminarsi ne'popoli; e le sue speranze, cadute col sorgere dell'impero, tornavano a rinascere colla sua rovina. Quasichè gli alleati monarchi armandosi contro l'usurpazione avessero dovuto combattere per la rivolta, e combattendo pel riordinamento d'Europa, avessero dovuto trionfare per darla in preda a novelli consigli. Di qui una commozione di menti, un nascere d'illusioni, un apparir d'ambizioni, un sorgere d'opinioni e di voti, un sollevar d'esigenze, un inquieto fermento di torbidi umori, ai quali la libertà della stampa, le larghe costituzioni di alcuni paesi, e soprattutto la tribuna di Francia davano materia e fomento. Di qui le sommosse di Spa-


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