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tadini, avrebbero pagato il taglione. Il capomedico dell'Ospitale militare di Santa Eufemia spedì tosto taluno con bandiera bianca, perchè supplicasse Nugent di rispettare il diritto delle genti, o almeno di aver riguardo alle vite de' suoi compatriotti minacciate da giustissima legge di rappresaglia.

E qui occorse caso, che mostrò quale veramente fosse l'animo del popolo. Perchè vista quella bandiera parlamentare, e venuti in sospetto che il Municipio trattasse la resa, colle grida e colle armi impedirono il signifero che andasse alle mura: e bisognò che lo Speri e due venerandi cittadini, che erano con lui, giurassero, a nome di tutte le autorità bresciane, d'altro non volersi parlare ai nemici se non del rispetto dovuto secondo la legge di guerra ai sacri ospizj degli infermi. Ma gl'Imperiali ricevettero superbamente il pietoso ricordo, e tenuto in ostaggio un sacerdote, che era venuto agli avamposti cogli altri parlamentarii, diedero termine di un'ora a mandare qualcuno che legalmente rappresentasse la città, mostrando pur di credere che Brescia volesse capitolare. Intanto, preso quel tempo, si trassero insidiosamente fin sotto la porta, e cacciatosi avanti il prete, senza guardare se fosse o no scoccata l'ora pat


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