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quanto seppi in seguito dal citato Cattaneo, tanto il denaro che aveva egli in deposito, come quello di altri fu consegnato nel successivo giorno al Municipio. Invasa la città dalle orde austriache, non fu da loro punto rispettata la capitolazione, mentre, anzichè mostrarsi ostili soltanto cogli armati, maltrattavano o uccidevano i cittadini per sola antipatia alla loro barba, alla forma del cappello, o agli abiti di velluto. Veniva tosto pubblicato un proclama di portare fra quattro ore tutte le armi al Municipio, sotto pena, in caso di inobbedienza, della fucilazione; e molti di quelli che in conseguenza di quell'ordine si dirigevano colle armi al detto ufficio, vennero fucilati per le vie, maltrattati, o condotti in quartiere, ove fecero loro provare ogni sorta di tormenti. Centocinquanta furono nello stesso giorno per simili pretesti condotti in castello. Cinquanta di essi, compreso qualche prete, furono fucilati, per dare i loro soliti esempi di salutare terrore ; altri cinquanta furono ingaggiati nelle loro truppe e tradotti verso l'Ungheria; gli altri, perchè troppo giovani o difettosi, furono lasciati in libertà, dopo avere assistito, ognun s'immagini con quale spavento, alla carnificina dei loro compagni.

Simili mostri dovranno adunque essere protetti da colui che porta il titolo di santità e da nazioni che hanno il vanto di essere liberali? La ragione s'offusca ad un tale pensiero.

Il numero delle vittime inermi superò quello dei prodi che caddero alle barricate coll'armi alla mano, ed in complesso non arrivò a trecento individui. Molti feriti però si trovavano all'ospedale, e l' umanissimo Haynau, per meglio sorvegliare alla loro cura, li fece trasportare all'ospedale militare. Gran parte però di


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