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cuore bresciano non vorrà contravenire a tale ordine.

Firmati CONTRATTI - CASSOLA.

Frattanto coloro che parlavano di capitolazione non trovavano eco nella bellicosa Brescia, ed anzi si esponevano al pericolo di essere maltrattati dal popolo, che anelava il momento di venire alle mani. Il principio dell'attacco, giusta la minaccia d'Haynau, doveva essere alle due pomeridiane; ma gli armati essendo stati disposti già prima alle porte della città ed intorno agli spalti, non potevano ulteriormente aspettare, e come per sfidare il nemico ad anticipare l'attacco facevano suonare a stormo in tutti i campanili. Haynau non rispose per allora alla sfida, ma scoccate appena le due ore apriva furioso bombardamento sulla città, la quale veniva nello stesso tempo investita dall'esercito al di fuori. Il nemico avea fatto calcolo che una popolazione armata che non è diretta che dal proprio coraggio può facilmente essere tratta in inganno, ed il laccio fu teso. Egli diresse in catena intorno alla città un battaglione di cacciatori, tenendoli a tale distanza, che fossero fuori di tiro pei nostri fucili, non così pei loro stutzen. In tal modo eccitarono i nostri armati alla zuffa, procurando anche di allontanarli da porta Torrelunga, ove intendeva di fare impeto per penetrare in città. La maggior parte dei nostri non conosceva la portata del tiro di fucile, e perciò rispondeva con fitte fucilate, che tutte riescivano frustranee ed inutilmente veniva gittata la munizione. Soltanto taluni che erano muniti di stutzen vendevano a prezzo di vita il loro piombo. I rappresentanti del Comitato di difesa ed altri cittadini si accorsero tosto dell'ingannevole progetto del nemico, e per-


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