La più grande raccolta di documenti e immagini relativi all'insurrezione bresciana delle Dieci Giornate del 1849


I documenti e le immagini che trovate qui riuniti sono stati raccolti grazie all'attivo interessamento e alla costruttiva collaborazione di tanti appassionati sostenitori della cultura bresciana, dal vertice dell'amministrazione cittadina ai volenterosi operatori dei musei e delle biblioteche.

Un ringraziamento particolare va all'amico Carlo Simoni, che si è attivato in ogni modo per consentirmi di sviluppare il lavoro di ricerca e documentazione, fino a giungere alla pubblicazione del CD-rom "Brescia 1849, I DIECI GIORNI DELLA RIVOLTA" realizzato dalla Grafo insieme al Comune di Brescia.

In questo CD-rom è possibile trovare una più completa raccolta di testi e immagini, oltre ai contributi forniti dai professori Carlo Porta e Sergio Onger (che ringrazio per gli utili suggerimenti).

Sul sito che state invece ora consultando, si trova una versione diversamente strutturata dei testi, delle immagini e della grafica originale che avevo precedentemente creato, pensando a un prodotto culturale autonomo.

Ringrazio con particolare riconoscenza il dott. Aldo Pirola, direttore della Civica Biblioteca Queriniana e il Dott. Enzo Ferraglio per avermi consentito di accedere alla insostituibile fonte di documentazione costituita dalla massima istituzione bibliotecaria cittadina.

Con altrettanto calore ringrazio la dott.ssa Renata Stradiotti, direttrice dei Musei civici di arte e storia di Brescia, e la dott.ssa Elena Ragni per avermi consentito di effettuare le riprese fotografiche necessarie.

La ricchezza e la qualità della documentazione iconografica è stata raccolta grazie alla generosa disponibilità del dott. Luciano Faverzani, che ha fornito un insostituibile aiuto.

L'amico Corrado Riccarand mi ha cortesemente messo a disposizione le fotografie della sezione "150º anniversario".

In conclusione sono certo, e me ne scuso, di non riuscire a ricordare tutte le persone che hanno fornito il loro prezioso contributo.

È grazie a loro che è stato possibile aggiungere questo modestissimo omaggio a tutti quei generosi che hanno lottato e pagato per gli ideali di libertà e dignità costati tanto sangue.

L'augurio e la speranza di non sciupare quello che, a così caro prezzo, è stato conquistato, si fondano sulla fiducia nelle giovani generazioni e nella loro voglia di conoscere e capire il passato anche attraverso lo studio della storia di chi li ha preceduti.

I cognomi che tanti ragazzi delle nostre scuole portano, sono gli stessi degli eroi delle Dieci Giornate, di tutto il Risorgimento e delle due guerre mondiali.

Questi cognomi ci ricordano che nel DNA dei bresciani sta impressa la libertà come diritto inalienabile di ogni uomo, ora, come 150 anni fa, e per sempre.



Gabriele Chiesa