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Dall'alto:
il "cembalo scrivano", precursore della macchina da scrivere, ideato da Giuseppe Ravizza nel 1855;
Adriano Olivetti, imprenditore e fondatore del movimento di "Comunità";
la facciata principale del complesso industriale Olivetti di Ivrea alla fine degli anni Cinquanta.
Macchina da scrivere Olivetti tra funzionalità e design: il modello "Valentine", ideato da Ettore Sottsass jr. nel 1969.
Macchina per cucire a pedale della ditta Necchi di Pavia.

Il settore delle macchine utensili, indicatore importante del grado di sviluppo tecnologico di un Paese, è stato tradizionalmente debole in Italia, le cui aziende meccaniche sono invece riuscite ad inserirsi in nicchie specialistiche:
      macchine  per  cucire  (Necchi), macchine  per
      ufficio
(Olivetti).
Pioniere italiano nelle macchine da scrivere era stato Giuseppe Ravizza (1811-1885), che nel 1855 aveva brevettato il suo "cembalo scrivano" in tutto simile alla macchina da scrivere costruita industrialmente da Remington a partire dal 1873.
L'Olivetti consentì all'Italia di essere presente, dal 1908, nel settore delle macchine da scrivere e, successivamente, in quello dei calcolatori. L'azienda era  stata  fondata  da   Camillo  Olivetti  ( 1868 -
1933). Con il figlio Adriano (1901-1960), la cultura industriale italiana diede il meglio di sé: creatività, innovazione, apertura sul mondo e attenzione al territorio locale, capacità di far dialogare umanisti e scienziati.
L'azienda sarà a lungo all'avanguardia sia dal punto di vista economico-sociale che tecnologico. Oltre alle macchine da scrivere, l'Olivetti produce calcolatrici, fra cui la "Divisumma", progettata dall'operaio Daniele Capel-
laro
.
Nel 1954 l'Olivetti avvia il comparto elettronico
e nel 1959 viene prodotto il calcolatore elettronico
"Elea 9003"  a  transistor,  seguito  poi  dal
personal "Programma 101", ma nel 1964
l'elettronica viene ceduta alla
General Electric.
A partire da quegli anni la fabbrica di Ivrea
incontrerà crescenti difficoltà nei settori tecnologicamente avanzati e l'Italia non riuscirà più ad avere una presenza significativa nell'elettronica mondiale.
macchina da scrivere Olivetti, modello "M1", entrata in produzione a partire dal 1911.

In basso,
il calcolatore elettronico Olivetti "Elea 9003" prodotto nei primi anni Sessanta.